Spinning

Obiettivopesca pesce serra pescato a spinning

Pesce serra pescato a spinning col popper

Il successo dello spinning è dovuto alle sensazioni uniche che questa pesca può dare.
Uno degli ambienti più indicati per questa pesca è la foce dei fiumi, nel  la foce del Tevere è considerato uno spot tra i più validi del Mediterraneo. Spigole, lecce amia e pesciserra saranno le specie da noi ricercate.
L’azione di pesca viene esercitata da riva o, preferibilmente, dalla barca.

Attrezzatura da spinning:

L’attrezzatura impiegata per lo spinning è composta da una canna leggera e sensibile, in grado di trasmettere ogni movimento che imprimeremo al nostro artificiale.  In base al pesce da insidiare e all’esca utilizzata il recupero sarà relativamente lento, con piccoli movimenti di polso durante l’azione o veloce, attirando i predatori con molto rumore.
Si possono utilizzare artificiali di dimensioni contenute, sia di superficie che affondanti: popper, walking the dog, minnows, cucchiaini, jig, pesci e vermoni siliconici.

Pesci

Le spigole:

Obiettivopesca spigole a spinning

Giulio Simeone – Spigole a spinning

Per le spigole sonderemo l’immediato sotto costa ed in particolare il tratto di fiume che va dalla foce fino a capo due rami. La massima attenzione andrà riposta nell’osservazione dell’acqua per individuare quei punti dove il flusso della corrente viene interrotto da ostacoli sommersi e che possono creare delle zone buone per gli agguati delle spigole. Teniamo presente che le spigole possono nuotare anche in un palmo d’acqua.
La reazione di una spigola non è mai particolarmente incisiva ma teniamo conto che nel Tevere spesso le spigole superano i 5/6 kg.
Tutta la zona di confine tra l’acqua salata del mare e quella dolce del fiume è buona per le spigole ma anche per i serra e le lecce. Se le prime possono risalire il Tevere per chilometri, gli altri lo fanno comunque per alcune centinaia di metri.

I pesci serra:

i serra possono stazionare a pochi metri dalla riva come anche abbastanza distante. L’uso della barca diventa utile per una continua ricerca del pesce. Dovremo essere in grado di compiere veloci spostamenti dettati dall’osservazione di quei segnali che ci indicano la presenza di predatori. Con la pratica saremo in grado di riconoscere la cacciata di un serra anche a distanza. In alcuni casi è invece il volo dei gabbiani a indicare la presenza dei serra.
Insidieremo questi pesci con attrezzature e esche di media dimensione. Nello spinning si privilegiano  popper, wolking the dog e minnow da recuperare in modo irregolare. Spesso assisteremo a spettacolari inseguimenti ed attacchi a vuoto.
Con lo spinning si prendono in genere pesci di un paio di chili ma a volte anche esemplari di 6-7.
I serra piccoli possono essere issati di a bordo di peso mentre per quelli grossi è meglio issarli col guadino.

La leccia amia:

è il peso massimo della foce e deve essere affrontata con l’attrezzatura adeguata. Tutto sarà in formato maxi, dalla canna, al mulinello, agli artificiali. Useremo soprattutto grossi popper, armati con ancorette di generose dimensioni. I recuperi saranno di regola ancora più veloci ma sempre molto movimentati ed intervallati con azioni di stop -and-go. Utilizzeremo canne da 7 piedi per esche fino a 2-3 once e mulinelli almeno 6000 imbobinati con multifibra da 30-40 libbre.

Spinning sulle mangianze

Giulio Simeone – Spinning sulle mangianze

In determinate ore e periodi, in particolare la mattina presto e la sera tardi, in primavera e in tarda estate/autunno, nella zona antistante la foce del tevere si formano mangianze di piccoli predatori.
Queste sono mangianze di palamite, lanzardi, sugheri e lecce stella.
A parte per le palamite, per insidiare questi piccoli predatori si ricorre ad attrezzature ultra leggere, non solo per esaltare i combattimenti ma anche per pescare correttamente e poter lanciare piccoli jig muovendoli a dovere. Si utilizzano jig da 10-20 gr., recuperati a piccoli scatti; canne da 6 piedi al massimo da 5/8 di oncia, mulinelli 2000-4000 imbobinati con multifibra da 8-10 libbree terminali dello 0,20-0,25.
Per le palamite il discorso cambia e va utilizzata un attrezzatura più robusta. Canne da 5/8-1 oncia, mulinelli 4000-5000 imbobinati con multifibra 12-20 libbre terminali dello 0,30-0,35 e jig medi recuperati a piccoli scatti e minnow da 11 a 18 cm.